Joyce, Sartre, D. H. Lawrence, Miller, Kerouac, Pasolini, Moravia, Testori, Bianciardi, Ginsberg, Tondelli, Busi: la lista degli scrittori che dal dopoguerra a oggi sono stati processati in Italia per "pubblicazioni oscene" comprende alcuni tra i più grandi nomi della letteratura italiana e mondiale dell'ultimo secolo. In un'inchiesta sorprendente capace di illuminare un capitolo della storia culturale italiana rimasto a lungo nell'ombra, Antonio Armano ci conduce tra archivi, tribunali e testimonianze di imputati illustri per raccontare le censure e le molteplici accuse - spesso oscenità ma anche vilipendio della religione e dell'esercito, diffamazione - che hanno colpito e ancora oggi colpiscono autori e editori. Portando alla luce documenti inediti e casi giudiziari sconosciuti, ricostruisce il legame inscindibile tra la vita degli artisti e le opere e allo stesso tempo ci permette di osservare le trasformazioni sociali e culturali che hanno coinvolto il nostro Paese partendo dalla prospettiva unica del rapporto tra letteratura e aule di giustizia.