Isola d'Elba, periodo francese 1802-1815. "Ho voluto riportare la vita della gente modesta alle prese con la lotta quotidiana per la sopravvivenza e col desiderio di assicurare un futuro decoroso ai propri figli, raccontare i bisticci con la vicina di casa, le storie delle donne di strada e quelle di ladri e malfattori, ma, anche, gli amori, i matrimoni e le feste per celebrare le ricorrenze più importanti e, fra proibizioni e permessi, anche i divertimenti popolari come il ballo, il teatro o il gioco del pallone per strada. Ogni occasione era buona per dimenticare miseria e privazioni. Nonostante tutto, gli uomini e le loro storie restano le stesse in ogni luogo e in ogni tempo e le miserie, le emozioni e i timori provati in quel quindicennio francese continuano ad essere provati anche oggi, quasi allo stesso modo".