I quattro campi per prigionieri di guerra nel territorio piacentino a Rezzanello, Cortemaggiore, Veano e Montalbo ospitarono migliaia di prigionieri delle più svariate nazionalità, le cui vicende umane si andarono inevitabilmente ad intrecciare, enfatizzate dalla cattività della prigionia in un paese straniero, con quelle della popolazione piacentina. Un attento studio storico scaturito dai resoconti ufficiali, dalla documentazione d'ufficio, dai diari degli ordini religiosi e dai regolamenti militari, e al tempo stesso una profonda ricostruzione dei sacrifici e degli stenti patiti dai prigionieri e la solidarietà delle popolazioni rurali dopo l'8 settembre 1943, nonostante il rischio di violente rappresaglie fasciste e naziste.