Cercando in quelle crepe, in quei nascondigli che sfuggono alla ruspa della Storia, Sergio d'Ormea ha ripreso uno dopo l'altro gli anelli che hanno dato vita a Pecetto Torinese. In questo testo ha infatti riunito i momenti salienti del passato, riportando la voce di coloro che, a vario titolo e in diverse epoche, li hanno studiati e raccontati. Da Luigi Cibrario a Maurizio Marocco, da Armando Tallone a Don Nicolao Cuniberti, fino ai più recenti Carlo Felice Capello, Michele Bosso e Barbara Allason, solo per citare i più noti, Sergio d'Ormea non lascia indietro nessuno.