Se i ponti veneziani potessero raccontare ciò che hanno visto e sentito il mondo ne sarebbe stupito. Basti pensare al continuo notturno calpestio che avveniva sul Ponte delle Tette e il via vai frenetico dei Greci sul Ponte dei Greci, o Corto Maltese che di notte apriva nuove porte per nuove magie e il giovane Mozart e gli imparruccati sul Ponte della Parucheta, e i Rabbini che transitavano sui ponti del Ghetto e mille e mille altri provenienti da tutto il mondo ad ammirare, lavorare e trafficare. Abbiamo quindi deciso di dare carta, inchiostro e colore ai ponti veneziani consapevoli che hanno nelle loro pietre, ringhiere, mattoni e ornamenti mille motivi per raccontare anche la storia di Venezia che tra le belle è la più bella.