I fatti narrati sono realmente accaduti nel gennaio 1961 e, all'epoca, occuparono le pagine dei giornali locali per diversi giorni; una storia a torto dimenticata e che l'autore ha voluto riportare alla luce. La vicenda si intreccia con la storia della famiglia dell'autore; i due piani, quello personale e il fatto storico, sono intimamente connessi. L'autore ne parla in prima persona avendo vissuto i fatti, direttamente, con l'ingenuo entusiasmo dell'adolescente e, indirettamente, attraverso la figura del padre avvocato, il quale difese alcuni degli imputati nei processi penali che si tennero a distanza di qualche anno. Dato l'humus culturale dell'autore, la storia viene corredata di riflessioni circa gli aspetti giuridici della vicenda.