"In questa opera viene sottolineato l'amore per la storia e la cultura del nostro popolo e proprio nell'anno dei borghi, indetto da parte del Ministro alla Cultura, è nostro dovere evidenziare le peculiarità dei nostri piccoli paesi di montagna. In questo testo, la scrittrice ricorda in maniera nostalgica gli anni dell'infanzia trascorsi a Novara; tutte le tradizioni religiose mantenute anche nel periodo più buio della nostra storia, grazie ai grandi del tempo a partire da Mons. Abbadessa, il più longevo arciprete emerito. Ritorna spesso il sentimento di nostalgia della terra natia, degli affetti più cari, la ricostruzione dei momenti più belli, descritti minuziosamente e frutto della lontananza da questi Luoghi, compendio di momenti felici e spensierati ma anche amari e tristi. L'adolescenza trascorsa a Castroreale, le prime supplenze da signorina a Ruzzolino, già frazione facente parte del Comune di Fondachelli dopo la scissione da Novara il 20 giugno 1950." (dalla prefazione di Salvatore Bartolotta)