Gli antichi mestieri sono patrimonio della memoria: se si tramandano di padre in figlio, aggiornandosi col passare degli anni, la vicenda domestica si fa specchio dei tempi, illuminando un vasto arco storico. Come accade per la famiglia Rossi, dinastia di farmacisti toscani iniziatasi tanti, tanti anni fa, rappresentata oggi da Umberto che ha voluto raccogliere in volume i ricordi di casa e di bottega. Una storia che inizia ai tempi del Granducato e accompagna l'Italia unita attraverso giorni tristi e lieti, testimoniando mutamenti e progressi nel concetto di salute e igiene, ma anche nel modo di vivere: in origine, applicando ricette tramandate di generazione in generazione, si preparavano farmaci più per buoi e vacche che per gli uomini. La farmacia era anche spezieria e drogheria dove si vendevano vermut, tamarindo e naturalmente olio di fegato di merluzzo, nonché luogo di ritrovo della gente dabbene per fare quattro chiacchiere e commentare avvenimenti grandi e piccoli. Un ruolo che in fondo la farmacia Rossi non ha dismesso, costituendo tuttora, oltre che un dispensatorio di salute, benessere e bellezza, anche un punto di aggregazione per la gente di Pontassieve.