Non una guida turistica come siamo soliti immaginare, ma una lettura altra di uno dei tanti borghi del nostro Bel Paese, un modo diverso per immergersi nella lettura del territorio "a passo lento", un altro modo di viaggiare, più consapevole e profondo, cercando di trasmettere il fascino di questo borgo chiuso ma di frontiera, suddividendo in tre parti. Nella prima parte: l'areale in cui sorge Apricale, la Val Nervia, con le sue caratteristiche storiche, geografiche e culturali, le vie di accesso attuali e passate, per poi analizzare la storia del paese, con la sua economia, le coltivazioni, i "mestieri" degli apricaresi così legati a doppia mandata al luogo nel quale si sono trovati a vivere. Qualche "nota di colore" con le leggende ad esso collegate: la contessa di Apricale, il boia, la bicicletta sul campanile della Chiesa... Nella seconda parte si è messo mano agli archivi del paese, ascoltando inoltre le storie che avevano da raccontare sia i nativi sia gli stranieri immigrati che hanno scelto quella terra come "secondo tempo della loro vita". Nella terza parte si risponde alla domanda: "come sarà il paese tra vent'anni?"