Racconto semiserio della Ricostruzione nei ricordi di una piacentina d'origine toscana: i giochi tra le macerie di un quartiere bombardato, la faticosa ripresa economica, abitudini che restano e abitudini che cambiano, l'avvento della televisione e altro. Tutto alla luce degli eventi storici e delle trasformazioni socio culturali che prepararono il miracolo italiano. Dalla sua esperienza nella scuola, l'autrice ha maturato la consapevolezza che fosse assolutamente necessario mantenere viva nelle nuove generazioni la memoria della nostra storia più recente, ancora poco studiata sui libri. Molto importante invece per capire come con spirito di sacrificio e creatività l'Italia sia stata in grado di uscire dalle difficoltà e dalla miseria provocati da un regime totalitario e da una disastrosa guerra. Il registro della scrittura volutamente leggero, a volte ironico, a volte persino infantile, fuga il dubbio che il libro suggerisca uno sguardo nostalgico al passato (anche se i coetanei di Loredana ci si ritroveranno), tantomeno il rimpianto di un idealizzato tempo perduto; forse invece cerca di proporre qualche spunto di riflessione per il futuro.