L'intento dell'autore è quello di dimostrare che Venezia - città d'arte per antonomasia, capitale del romanticismo, luogo d'eccellenza dell'immaginario collettivo, lussuosa destinazione delle agenzie di viaggio, ambita meta da sogno sospesa nel tempo tra la terra e l'acqua - può benissimo essere descritta anche attraverso un'arida rappresentazione numerica. Infatti, Venezia, che prima di tutto è un topos geografico reale, "ha molti numeri" importanti i quali, oltre che per individuarla e descriverla, risultano preziosi per comprenderne più a fondo la natura. Ecco così che, anche attraverso una semplice enumerazione di dati, inesorabile emerge l'immagine di una città ancora una volta differente dalle altre, da un lato sempre sorprendente e magica, dall'altro anche terribilmente complessa e problematica.