"Questo libro che Giuseppe Lavorato ha scritto sulla sua Rosarno - sulle donne, sui giovani, sugli uomini che la abitarono e che la abitano - non riguarda unicamente un luogo della Calabria, non appartiene soltanto a quelle memorie che vengono classificate nella categoria delle storie locali. Questo libro riguarda la storia dell'Italia. [...] È un libro di memoria e di storia, e di questo c'è sempre un bisogno vitale ma particolarmente oggi nel passaggio politico e sociale che stiamo vivendo. [...] Perciò il libro di Lavorato è prezioso. [...] È un documento, ed è anche un racconto fitto di nomi, di ritratti, di episodi che il tempo e l'incuria o la irriconoscenza umana tendono a cancellare. Ma una persona, un partito, una nazione che perdono la memoria della propria storia - o si affidano solo alla deformata narrazione dei vincitori - perdono se stessi e la propria funzione nel mondo. [...] Dobbiamo essere grati a Lavorato, anche per questa sua fatica di scrittore."