Rimini, crocevia e ineguagliabile crogiolo di culture, dall'antichità fino ai russi e ai cinesi di oggi. Una città, certo, ma prima ancora un luogo dell'anima e della memoria, collettiva e personale. Divisa in due da una ferrovia che ne esalta, topograficamente e simbolicamente, la schizofrenia, è da sempre protagonista di pagine importanti della storia e della microstoria d'Italia. Ma, con la sua consueta nonchalance, quasi non se ne cura, tutta impegnata a vivere il presente, a mostrare la parte più appariscente di sé. In questo volume - una sorta di guida "alternativa" di Rimini attraverso fatti e personaggi che ne hanno scandito i secoli - si vuole ricostruire il filo di questa lunga storia, rispolverando con tono leggero episodi noti e altri meno conosciuti, a uso e diletto dei riminesi ma anche, soprattutto, di chi arriva sull'Adriatico e subisce il fascino irresistibile della città che ha ammaliato Cesare e Garibaldi, Federico II di Svevia e Goldoni, Martin Scorsese ed Eleonora Duse.