Costruendo un mosaico di racconti che partono da ricordi di vita passata, Enrico De Maria racconta se stesso: i tempi della scuola, la tanto odiata colonia, il primo amore, gli amici di sempre, il suo lavoro alla redazione de "La Stampa", i campi da calcio, la musica, il cinema e i circoli ricreativi. Raccontandosi, l'autore presenta una Vercelli che cresce e matura con lui, le sue piazze e i suoi caffè, i personaggi che hanno fatto la storia della città (e non solo). Ma soprattutto, l'autore ci permette di scorgere nelle sue esperienze un affresco ricco e particolareggiato dell'Italia del primo dopoguerra, gli anni pieni di aspettativa e speranza del boom economico.