Arroccato sulla sommità dell'omonimo poggio, il castello di Rosignano Marittimo domina, in posizione quasi baricentrica, un ampio e variegato territorio. Una semplice occhiata al paesaggio mette immediatamente in luce una storia e un rapporto tra uomo e ambiente complessi e diversificati. A occidente la sottostante pianura costiera, testimone di un intenso sfruttamento urbano, agricolo e industriale; ad oriente, in forte contrasto, il paesaggio rurale basato su un'economia ancora agricola e marginale. Un territorio caratterizzato da una varietà di scenari naturali e umani, da un'accentuata complessità delle risorse e dei modelli di sfruttamento, da una ricca tradizione artigianale e da una precoce e profonda industrializzazione. Il tutto sullo sfondo di un patrimonio archeologico e storico-artistico che affonda le sue radici lontano, ai tempi della civiltà etrusca che in questi luoghi ha lasciato tracce tangibili della sua gloria. Rosignano Marittimo, Rosignano Solvay, Vada, Castiglioncello, Castelnuovo della Misericordia, Gabbro, Nibbiaia: questi i luoghi trattati nell'opera, che ne illustra le bellezze soprattutto attraverso le campagne fotografiche di Paolo Pagnini, introdotte da brevi testi esplicativi. Si passa dalle scogliere di Castiglioncello alle ampie distese sabbiose di Rosignano Solvay, dalle immense distese di grano del Gabbro alle case antiche di Rosignano Marittimo, dove il tempo sembra essersi fermato in un passato lontano.