La storia dei Chiades è colta dallo sguardo poetico dell'autore, che ad essa appartiene, a partire dal Settecento. La paziente cucitura nel tempo di frammenti di vite vissute dai propri antenati delinea un ricamo sottile che si staglia nel tessuto di una vasta area storico-geografica di natura mitteleuropea. Essa è contrassegnata dalle tormentate vicende della dinastia asburgica e delle due guerre mondiali, dalla dirompente presenza del filosofo Michelstaedter e dall'austero troneggiare del castello di Gorizia, città snodo vibrante e vitale.