L'Autore descrive, come in un grande affresco, il contesto antropologico e paesaggistico in cui ha vissuto l'adolescenza, fatto di consuetudini e di regole, di persone e di storie, di rispetto reciproco e valori condivisi, di vita semplice e finanche povera, di fatica inesausta e felicità animata dalle piccole cose, di religiosità popolare e solidarietà umana, di ferialità e di festa, di vicinato e di prossimità, di amicizia e di comunità, di volti rivolti e di generazioni che si tengono per mano se non si abbracciano, di trasalimenti dell'animo e di amori pudichi, di natura esuberante e fosforescente, di emozioni e stupori, di profumi di erbe e nidi familiari e fraterni scolpiti nella mente, di ecologia integrale al modo della Laudato Si'. Un contesto che lo riconcilia tuttora con l'esistenza e propone inalterato per il futuro come patrimonio identitario da non disperdere, tanto più nella società liquida e super tecnologica in cui viviamo.