Il volume nasce dalla volontà di valorizzare un'importantissima pianta commissionata dalla famiglia Chiroga, risalente alla seconda metà del Settecento, dove è mirabilmente delineata la planimetria di Gragnano e soprattutto il complesso sistema arterioso degli acquedotti che collegavano i diversi casali di cui si componeva la città, ai quali erano legati numerosi molini che traevano dall'acqua l'indispensabile forza motrice. Analizzando la pianta colpiscono le profonde trasformazioni urbanistiche che nel corso dell'Ottocento hanno mutato il volto di Gragnano attraverso l'intervento pubblico (...) Il lavoro, che ha come filo conduttore un percorso topografico e cronologico (tra il XVIII e il XX secolo)... (e le) indagini storiche e iconografiche hanno mostrato che il motore di tutto il fenomeno di trasformazione urbanistica di Gragnano ha un nome preciso: la pasta.