Consegnandoci questo terzo e conclusivo volume, che aggiunge ai ricordi precedenti centocinque nuove testimonianze, è "come se Fabrizio avesse voluto lasciarci con un ultimo gesto di grande affetto nei confronti della nostra Firenze. Dico nostra perché questa è la Firenze dei fiorentini, non la Firenze di chi passa, magari con i ritmi del turismo mordi e fuggi. La Firenze non delle grandi attrattive del centro, che trovano posto nelle guide e nell'immaginario planetario; la Firenze qual era e come spero sia ancora un poco, la Firenze dei quartieri, dei rioni, con le piazze, i negozi di alimentari, le botteghe sotto casa. Per restituirci tutto questo Fabrizio ha anche resistito alla vanità dello scrittore per concepire una straordinaria opera corale. Queste sono le storie di Firenze, raccontate in prima persona da chi ci è nato e c'è cresciuto. Qui ci sono le nostre radici, piantate ancora nel profondo, nonostante tempi troppo veloci e distratti abbiano provato a reciderle". (dalla prefazione di Eugenio Giani)