Pietrastornina compare nei primi anni sinodali, cioè nel II sinodo, come luogo dove gli atti riferiti al clero vengono essi stessi trascritti, relativamente alla pubblicazione dell'editto «De Immunitate Ecclesiarum», Contro à quelli, che direttamente, ò indirettamente impediscono, che si faccia ricorso all'Arcivescovo, ò che molestano quei, che l'hanno fatto,e non lo rivocano: e contro à quelli, che similmente impediscono i tonsurandi, ò molestano i parenti de' tonsurati. Dall'editto con cui si prescrivono titoli de' canonici, abati, arcipreti, parrochi, vicari curati, ed altri ecclesiastici della città e diocesi, Orsini cita, fra i signori reverendi, il rettore curato di San Bartolomeo. Il paese compare nel Catalogo delle terre diocesane in cui si sono terminati gli inventari e formate le piante degli stabili spettanti alle chiese ed altri luoghi pii, fra i primi alla trascrizione nell'anno 1707 (n.62 in ordine alfabetico). Quindi in tale anno già traspare una particolare attenzione verso Pietrastornina. «La medesima scomunica fulminiano contro à quelli, che direttamente, ò indirettamente impediscono, ò sanni impedire in qualsivoglia modo, ò pretesto gli scolari, che vogliono esser tonsurati, con proibire à gl'Uffiziali laici di non dare le fedi di non essere coloro inquisiti, ò qualsivolgia altra attestazion di memoriali, ò con altre suppliche, così inscritto, come con parole; ò che trapazzano, ed affliggono i congiunti dell'ordinato: siccome è decretato nel nostro primo Sinodo cap.6 num.3 in cui è fulminata la scomunica di lata sentenza, anche contra quelli, che tali suppluche porgono, ò tali licenze dimandan, l'assoluzione della quale à Noi riserbiamo». Questo il passo: «Vogliamo ancora, che da tutti i Parrochi in ogni festa di prima classe, ed in ogni prima Domenica del mese inter missarum solemnia si pubblichi sotto pena della sospensione à Noi riservata. Dato nella Pietra Sturnina della nostra Diocesi à 21 di settembre 1686 e di nuovo confermato nel consesso sinodale, canonicamente ragunato à 24 d'agosto 1687. La firma è quella di fra' Vincenzo Maria Card. Arciv., come attesta il segretario del sinodo, P.Abate Sarnelli Uditore e arciprete diocesano, il molto reverendo signore, «arciprete di S.Maria de Juso», attestato il 24 agosto 1695, carica che soppresse l'ex titolo di abate, eletto dalla collegiata...