La Capitanata, una provincia liberale pienamente inserita nella crescita della classe dirigente risorgimentale, modello di grande vitalità politica, sociale e culturale, che tra movimenti di opinione, ambizioni collettive, obiettivi familiari e competizioni locali, utilizza risorse simboliche, ideologiche ed emozionali che da quel momento nessuno sarà più in grado di mettere seriamente in discussione. I saggi proposti si collocano in un segmento di indagini legate alle tappe di un conflitto permanente già interno al regno di Napoli, di cui la partita unitaria è solo il momento conclusivo. La questione è inserita nell'ambito di quel lungo Ottocento, collegato ai problemi della fondazione di un sistema politico e di un'economia in via di industrializzazione destinati a divenire i grandi temi dei decenni successivi, ma anche di quel conflitto civile all'interno della guerra nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, il cui tema di profondità resta la rottura inevitabile tra larga parte dei ceti politico-intellettuali e la monarchia borbonica.