I calchi in gesso di pesci preparati dal maestro Sergio Varagnolo sono rappresentativi del suo ruolo di ricercatore, di biologo marino. Essi sono stati inseriti in un contesto più ampio cercando di mostrare che oltre al valore artistico ne avevano anche un altro immediatamente scientifico, legato alle ricerche di biologia marina da lui condotte. Nell'Iconografia vengono presentate inoltre le decorazioni in ceramica di Lino Salvato e Maria Grazia Lazzaroni che si trovano presso l'ex albergo "Stella d'Italia" di Sottomarina e in altri edifici di Chioggia e Isola Verde. Il numero si apre con un articolo dedicato a monsignor don Dino De Antoni, recentemente scomparso. Segue un saggio riguardante i legami storico-materiali tra Chioggia e Venezia. Due contributi sono dedicati alla presenza religiosa nel territorio. Si parla anche di un altro biologo marino, Aristocle Vatova. Per la sezione Tesi di Laurea viene proposta un'ipotesi di "Piano turistico per il Comune di Chioggia"; mentre in quella degli Itinerari didattici viene presentato l'esame del materiale della Pretura (1943-1946) conservato in Archivio storico di Chioggia.