Dopo una breve introduzione storica sulla Romagna e sugli eventi che hanno influenzato l'evoluzione del Romagnolo, si affronta il problema della grafia, cioè del modo di scrivere le parole romagnole rappresentando i diversi suoni in modo coerente. Segue la parte grammaticale, in cui vengono esaminate le diverse parti del discorso (articolo, sostantivo, aggettivo, pronome, verbo, ecc.), nonché le diverse forme del periodo (forma interrogativa, forma negativa, forma impersonale, ecc.) applicando le regole di grafia. Infine è presente un'appendice etimologica con oltre cinquecento parole romagnole, che esistono solo in Romagnolo o tali che la stessa origine abbia dato luogo, in Romagnolo e in Italiano, a parole con diverso significato. Capita spesso che da una stessa parola latina derivi una parola romagnola che ne mantiene il significato concreto e una italiana, che si usa invece in senso astratto o figurato. Tutto ciò cercando di mantenere la maggior concretezza possibile, per fornire regole semplici e facilmente applicabili, utilizzando un linguaggio il più semplice possibile. Alcuni approfondimenti di carattere più tecnico sono stati relegati nelle note.