E' possibile imparare una lingua dimenticando di stare a lezione? E' pensabile incentrare un corso di lingua sui bisogni degli apprendenti? E' fattibile da parte di insegnanti e studenti "mettersi in gioco" insieme? C'è un modo per fare intercultura in maniera autentica e "sentita"? Questo saggio tenta di rispondere a queste domande attraverso l'analisi e la presentazione di dati e risultati di un progetto/ricerca sul metodo del process drama nell'insegnamento dell'italiano L2. Il lavoro, infatti, si propone di essere fonte di ispirazione per arricchire studi e ricerche in questo campo non ancora del tutto conosciuto in Italia ma vuole anche rivolgersi a insegnanti che hanno desiderio di sperimentare e creare un tipo di insegnamento incentrato sui bisogni degli apprendenti e che sia lungo tutto il percorso di acquisizione/apprendimento il più discente-centrico possibile.