La nascita è il momento dell'entrata in vita di un essere vivente. Quello che per tutti è un essere vivente, per la madre diventa un essere morale. Gli eventi legati alla procreazione vengono erroneamente percepiti, talvolta, come statici e immutabili nel tempo. Si pensa ad epoche lontane da noi come estranee dal punto di vista affettivo genitoriale e si riflette su temi sferzanti quali l'aborto o il legame tra corpo della donna gravida-corpo del feto senza meditare che perfino materie apparentemente delicatissime possano essere state considerate in tutt'altro modo in età differenti da quella attuale. Si sono occupati della nascita vari artisti. Nelle società occidentali osserviamo due tendenze contrastanti riguardo al parto: da un lato si auspica che il parto decorra nel modo più «naturale» possibile, mentre dall'altro lato si pretende la sicurezza assoluta, rigettando qualsiasi rischio per la madre e il bambino. Noi professionisti ci troviamo nel mezzo della tensione fra queste opposte esigenze. Per garantire un decorso il più possibile naturale ma con rischio minimo, durante il parto monitoriamo con particolare attenzione la salute della madre e del bambino. Sono, comunque, convinto che non vi siano gestanti che scelgano il modo di dare alla luce il proprio bambino decidendo con leggerezza o secondo tendenze di moda. La responsabilità del generale aumento del tasso di parti cesarei che osserviamo è da attribuire solo in minima parte ai cosiddetti «parti cesarei su richiesta. Questo volume, insieme ai precedenti, e a quello che seguirà, vuole non solo colmare queste lacune, ma, altresì costituisce la testimonianza di una "passione "autentica (purtroppo solitaria) per l'arte ostetrica, che almeno, spero, possa essere trasmessa ai giovani ginecologi ed ostetriche.