ll linguaggio dei suoni è all'origine dell'affettività, della socialità e degli apprendimenti. È tuttora difficile pensare che la musica possa favorire gli apprendimenti nei bambini relativi al camminare, parlare, leggere, scrivere, far di conto. I risultati conseguiti in musicoterapia umanistica, ormai da qualche decennio, sfidano le modalità tradizionali di considerare la comunicazione, la relazione, gli apprendimenti, il mondo infantile in generale ed il mondo della disabilità, in particolare. Il grembo materno è la prima orchestra che culla, canta, suona, fa nascere le memorie originarie che utilizzeremo per tutta la vita. Da questo ordine hanno origine i nostri gesti, i nostri movimenti, l'attitudine a misurare, a contare, trasformare la voce in canto, in parola modulata ed articolata. Dalle esperienze condivise con un numero crescente di professionisti, dagli studi e dai confronti con altre teorie provenienti dall'estero, emergono le caratteristiche della musicoterapia umanistica sorta in Italia, radicata nei fondamenti culturali che abbiamo ereditato dalle civiltà mediterranee. La Terra è la grande orchestra che suona ininterrottamente. Il susseguirsi storico delle popolazioni, della civiltà, ha creato musiche, danze, misure, numeri, canti, parole, linguaggi espressivi, comunemente dette "arti". È compito degli educatori trarre frutto da questa catena di apprendimenti perché ogni bambino possa crescere ed imparare in armonia con se stesso e con gli infiniti modi del sapere.