L'economia portuale è decisiva per il rilancio del Paese. Può essere la chiave di volta di efficaci politiche anti-cicliche, che permettano il recupero di competitività del nostro paese e soprattutto del mezzogiorno. Gli studi mostrano che il cluster marittimo genera un PIL del 2,6%, pari a quasi 40 miliardi di euro (superiore per incidenza all'industria automobilistica), occupa direttamente oltre 200.000 persone e, soprattutto, esprime due altissimi moltiplicatori. Un moltiplicatore di reddito pari a 2,5, vale a dire che per ogni 100 euro di nuovi investimenti la ricchezza complessiva aumenta di ben 250 euro. E un moltiplicatore occupazionale di 1,73, pertanto per ogni 100 nuovi impiegati dal settore logistico-portuale, vengono attivate 173 nuove unità di lavoro nell'economia generale.