Il distretto conciario della Valle del Chiampo si sviluppa in modo dirompente in una zona segnata fino a poco prima dall'emigrazione e dalla povertà. Il successo industriale oscura completamente i danni ambientali, che sono generati da un uso dell'acqua intensivo a monte, con l'emungimento dalle falde, e inquinante a valle, sia in superficie che delle ricariche sotterranee. La consapevolezza di dover intervenire sul disinquinamento è correlata a disposizioni normative fondamentali, come la legge Merli 319/1976, a seguito della quale sono costruiti i grandi impianti di depurazione delle acque scaricate dalle concerie. Quella del Medio Chiampo, avviata nel 1982, è una infrastruttura ambientale di rilevanza pubblica, condizione e garanzia dello svolgersi di storie imprenditoriali di eccellenza assoluta.Questa vicenda, pur tormentata in alcuni passaggi critici, insegna che solo l'affermazione di una grande cultura industriale a fianco del regolatore pubblico permette di concepire un'evoluzione di una grande cultura ambientale.