Il volume ripercorre l'evoluzione di un aspetto rilevante del mercato delle costruzioni, quello della qualificazione dei diversi operatori, dai produttori di materiali e di tecnologie alle imprese di costruzioni, dalle società di progettazione ai professionisti e alle maestranze, così come delle opere edili, siano essi edifici o infrastrutture. La ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato il mercato e l'industria edilizia evidenzia l'impatto determinante avuto sul tessuto imprenditoriale, così come sulle relazioni tra mercato e il sistema istituzionale e della pubblica amministrazione, da parte degli effetti di Tangentopoli prima e successivamente del boom edilizio della fine degli anni novanta e della grande crisi finanziaria del primo decennio di questo secolo, a cui si è aggiunta la pandemia. Con il risultato di determinare una riconfigurazione del modo stesso di fare impresa, di produrre e di costruire, che si è sempre più orientato, anche grazie agli indirizzi dell'Unione europea, verso la sostenibilità. In questo percorso emerge il ruolo di un organismo di certificazione come Icmq, l'Istituto di certificazione e marchio qualità per prodotti e servizi per le costruzioni, che dagli anni ottanta si è affermato come il principale attore nella verifica qualitativa, diventando un riferimento per l'intero settore edile. La capacità di Icmq di anticipare le nuove esigenze relative alla sostenibilità e l'evoluzione normativa e di indirizzo a livello europeo ha fatto sì che oggi gli venga riconosciuto da un mercato ben più ampio di quello rappresentato dall'edilizia un ruolo di riferimento in quanto fornitore di soluzioni, strumenti e percorsi volti a consentire di misurare i risultati raggiunti, così da valorizzare gli investimenti verso una sempre maggiore sostenibilità sia ambientale che sociale.