Il genio di Leo Longanesi (Bagnacavallo 1905- Milano 1957), giornalista, editore e artista dalla personalità controversa capace di esprimere tutto e il suo contrario, emerge non solo dalla galassia di aforismi al vetriolo di cui è costellata la sua biografia di dandy post litteram dell'editoria italiana del novecento. Si evince anche dall'impressionante capacità artigianale di rifinitura grafica con cui questo inimitabile scopritore di talenti apparecchiava la pubblicità delle novità editoriali. Fare di queste "inezie" un album clandestino di figurine numerate fu, per il breve lasso di tempo che va dalla fondazione a Milano della Longanesi & C. nel 1946 all'uscita de "Il Borghese" nel 1949, un suo personale divertimento. Questi "santini" laici resi celebri dalla varietà dei suoi "legnetti" costellati di donnine, velette e commendatori, per almeno un lustro riempirono a manciate i volumi della casa editrice di via Borghetto 5. La ristampa del primo elenco non venale pubblicato nel 2003, ormai da tempo esaurito, non poteva farsi ulteriormente attendere, giustificata anche dall'aggiunta della documentazione dei "santini" in versione anomala e di vari tentativi di imitazione.