I trenta turni del Torneo dei Candidati di Neuhausen-Zurigo del 1953 sono una pietra miliare nella storia degli scacchi. Lo squadrone sovietico è chiamato a difendere il titolo conquistato nel 1948, e per farlo schiera niente meno che Bronstein, Keres, Boleslavskij e i futuri Campioni del mondo Smyslov e Petrosjan. Il resto del mondo, sotto la guida morale dell'ex Campione Max Euwe, mira invece a riappropriarsi della corona perduta, confidando nel talento cristallino dei vari Reshevsky, Najdorf e Gligoric. L'incontro tra queste due scuole così diverse si traduce in uno scontro tra filosofie scacchistiche che produrrà un numero incredibile di opere d'arte e avrà per massima espressione il grandioso affresco dipinto da Vasilij Smyslov. Come Giorgio Vasari ne "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori", Bronstein, maestro sopraffino egli stesso, anzi "Grande Maestro", è il magnifico cantore di questa congrega di artisti della scacchiera.