La distillazione di acqua di fiori d'arancio amaro pare fosse conosciuta, nell'estremo Ponente Ligure, già nel XVIII secolo: non c'era giardino, viale o terrazzamento che non ospitasse filari di melangoli. I fiori freschi vengono ancora oggi distillati, così come allora, per produrre sia acqua profumata che olio essenziale, il neroli. La storia dei sensuali e inebrianti fiori bianchi si snoda qui tra cosmesi, cucina e farmacopea, in un confronto tra i popoli del Mediterraneo Settentrionale e di quello Arabo, con particolare attenzione alla realizzazione dell'aiga nafra, l'acqua di fiori d'arancio, vero oggetto di questo viaggio.