Dal giorno in cui l'aviazione è nata fino a oggi, e per lungo tempo ancora, l'ambizione di ogni pilota, dal più novellino al più esperto, è stata ed è di traversare in volo l'Atlantico. Splendida impresa dal punto di vista sportivo: ma nel desiderio di collegare più rapidamente il vecchio mondo al nuovo, entrano anche motivi di ordine superiore. Spesso l'uomo interpreta inconsapevolmente nell'intimo della coscienza l'inespressa volontà delle moltitudini. In ogni aviatore che vince l'Oceano è certamente un adempimento all'imperativo della civiltà moderna che combatte la più strenua battaglia per abolire le distanze e rendere piu intima la convivenza della famiglia umana dall'uno all'altro polo. (dal diario, cap. I) - Il diario racconta la traversata del 1933 compiuta da Italo Balbo con altri 100 aviatori italiani, che compirono l'impresa volando da Orbetello a Chicago, facendo tappa in diversi paesi dell'Europa del Nord e in Canada, fino al trionfale rientro di Roma dopo aver attraversato l'Atlantico. Prefazione dell'editore.