Vi è una logica "nelle" leggi, che riguarda i loro rapporti, ed il bilanciamento, dal momento della loro redazione, a quello della loro interpretazione ed applicazione. La logica è quindi "nelle" leggi, non vi è sempre una logica "delle" leggi, ma in entrambi i casi essa si basa sui princìpi di identità e di non contraddizione. La logica nelle leggi è il denominatore comune di tutte le norme, delle leggi e dei princìpi, che conferma la presenza di regole e teoremi costanti, anche con i cambiamenti determinati dalla gerarchia normativa. Il presente saggio, dedicato allo studio di questa "logica", considera le leggi del passato e le leggi vigenti incardinate negli attuali sistemi ed ordinamenti normativi, ed è diviso in tre parti. La prima parte esamina il procedimento logico in riferimento alle leggi, e considera il sillogismo come era utilizzato in passato e quali nuovi problemi si pongono nel tempo presente. La seconda parte analizza la logica nelle norme, nelle leggi e nei princìpi nei singoli momenti della loro redazione, modificazione, abrogazione, nonché dell'interpretazione, ed applicazione, anche nei rapporti di gerarchia tra le leggi e tra sistemi ed ordinamenti normativi. La terza parte, infine, contiene delle considerazioni riassuntive sulla logica e sulla certezza giuridica. Quest'ultima è legata alla logica e si ritrova nella costanza dei nuovi teoremi dell'operare giuridico.