La tutela della salute è oggi una delle fondamentali funzioni dello Stato nelle democrazie stabilizzate ed è un segno tangibile del rinnovamento del contratto sociale determinato dall'affermazione storica del principio di solidarietà. Tra le varie «tendenze» che caratterizzano la funzione sanitaria dello Stato contemporaneo, una appare particolarmente significativa: il riparto delle competenze sanitarie tra livelli territoriali di governo come modello di organizzazione costituzionale "utile", tra l'altro, all'adeguamento del servizio sanitario alle mutevoli esigenze locali, alla responsabilizzazione della gestione pubblica della sanità e, mediatamente, alla massimizzazione della salute collettiva. Al tempo stesso, i processi di decentramento in campo sanitario affrontano una serie di difficoltà e sfide che rischiano di renderli un ostacolo, anziché un ausilio, alla più piena attuazione del diritto alla salute. Muovendo da una rinnovata sistemologia dello Stato c.d. sanitario, il presente studio di diritto comparato sistematizza e analizza il quadro generale che emerge dal confronto degli ordinamenti di democrazia stabilizzata in riferimento alla territorializzazione della tutela della salute.