Il presente lavoro si propone di verificare se l'attuale modo di regolamentare le relazioni intersoggettive, frutto della matrice culturale giuspositivistica, sia in grado di attingere alla naturale giuridicità del fatto oggetto di valutazione. Acquisita la consapevolezza critica della necessità del superamento delle premesse teoretiche giuspositivistiche, attesi gli insufficienti risultati raggiunti dai movimenti di matrice realistica, nella parte conclusiva si cercherà di rispondere alla domanda di cosa ci sia "oltre il diritto", oltre il tradizionale modo di concepire l'ordinamento giuridico. L'analisi finale, di tipo sincretico, in un costante dialogo tra vari settori dell'esperienza e della dottrina, attraverso una rilettura del significato dell'attività interpretativa, mira a ricercare e valorizzare la naturale giuridicità del fatto, necessario centro di gravità di ogni rappresentazione, autenticamente giuridica, delle relazioni intersoggettive, nella infaticabile opera di riconoscimento del suo di ciascuno.