L'autore indaga le radici dell'espressione latina utilitas publica, proponendo un'accurata disamina di testi giuridici, filosofici e letterari, dai poemi omerici alle opere della giurisprudenza severiana, queste ultime costituenti il punto di approdo nell'elaborazione prospettata. Il primo tomo, dedicato all'emersione del concetto nel pensiero greco e romano, si apre con la considerazione dei brani iliadici, nei quali l'autore individua indizi idonei a delineare una primordiale impostazione del rapporto esistente tra l'idea di 'giusto' e quella di 'utile' nella sfera pubblica, unitamente alla consapevolezza secondo cui la violazione dei principi themici ed il perseguimento egoistico del vantaggio personale avrebbero recato detrimento all'intera collettività.