Il contributo che il biodiritto può offrire, una volta che ci si sia intesi sul significato dei termini che ne formano il composto, il bios ed il diritto (primo capitolo), promette di essere idoneo ad andare almeno in certi casi al di là del mero contrapporsi degli steccati: sia nell'ambito delle questioni bioetiche di inizio vita (terzo capitolo), sia per quelle di fine vita (quarto capitolo). La prospettiva specifica in cui intendono collocarsi queste riflessioni sul biodiritto, nel complesso panoramiche ed introduttive, è illustrata nel secondo capitolo, che dà anche il sottotitolo al volume: una franca riflessione sull'umana fragilità, ancora relativamente agli inizi, è infatti in grado di consentirci di delineare un orizzonte fenomenologico in cui diventa possibile aggiornare l'insonne dialettica tra prospettive pro life e prospettive pro choice nel segno di una considerazione allargata e al tempo stesso realista dell'essere umano.