Il volume intende offrire un quadro dei rapporti tra censura ecclesiastica e mondo dei giuristi nel periodo cinque-seicentesco. Oggetto di indagine non è stata solo la fase dei divieti (e dei motivi che hanno portato non poche opere ad essere collocate nell'indice dei libri proibiti, anche di autori cattolici), ma pure gli strumenti della diffusione di tali divieti, le molteplici conseguenze sul mercato del libro e sulla organizzazione delle biblioteche professionali.