"L'amore si manifesta oltre il proprio tornaconto, quando si dona tutto senza riserve". Con queste parole, Papa Francesco chiarisce che la vita coniugale richiede la certezza dell'esistenza di Dio che precede i nubendi e li accompagna. Conseguentemente, questi non possono promettersi amore eterno senza un'accurata preparazione e maturità personale, accompagnate da una fede ed un amore verso la propria comparte sempre costanti. Il formare "una sola carne" richiede quindi un amore incondizionato sempre presente, la cui giuridicità è stata oggetto di un articolato dibattito dottrinale di due grandi scuole di pensiero. Si pone quindi la necessità di procedere ad un approfondimento delle suddette scuole ed allo studio dell'odierno orientamento giurisprudenziale, cercando di individuare nuovi indirizzi sulla ammissibilità o meno di un nuovo capo di nullità matrimoniale: il difetto di amore coniugale.