Pochi sono gli autori che hanno trattato la materia tributaria canonica e pochissimi si sono occupati dei tributi canonici, forse per la complessità e per la scarsa bibliografia. Si sente spesso discutere di tributi dell'economia italiana ad ogni livello magari senza taluna competenza in merito e non si sente mai parlare di tributi della Chiesa cattolica. Nel presente volume, l'autore offre un panorama, senza alcuna pretesa esaustiva, valutando l'ipotesi dei tributi sotto due profili: se la Chiesa, come qualsiasi altro ordinamento, ha il diritto di esigere dal proprio popolo di Dio e quindi attingere per diritto nativo ai beni temporali per le finalità proprie. E se i fedeli e fedeli laici hanno il corrispondente obbligo, in quanto battezzati nella Chiesa cattolica, di contribuire alle necessità che questa ha per il culto divino, per le opere di apostolato e di carità e per l'onesto sostentamento dei ministri, previsto dalla legge canonica, più in particolare dai cann. 222 § 1- 1261 in relazione ai cann. 1-11.