Il lavoro esamina il contenzioso amministrativo sabaudo e la sua ricca produzione giurisprudenziale, confrontandoli con l'attualità. L'intento è quello di segnalare gli elementi di continuità, che, a far tempo dalle riforme che interessano il diritto amministrativo degli anni Novanta dello scorso secolo, risaltano con maggiore evidenza (si pensi alla materia dei contratti pubblici, alla responsabilità dell'Amministrazione, all'occupazione sine titulo), e gli elementi di discontinuità (si pensi al sindacato giurisdizionale sulla discrezionalità amministrativa, che era all'epoca sostanzialmente assente). Elemento comune è l'estensione, allora come ora, dei principi e delle regole del diritto civile all'attività amministrativa (di cui si segnalano, nelle battute conclusive, anche i rischi nell'ottica della tutela del privato), sempre, però, all'insegna di deroghe ed eccezioni che testimoniano la specialità, forse ontologica, del diritto 'privato' che si applica all'Amministrazione. Allo stesso tempo, è ontologicamente diverso il giudice amministrativo rispetto a quello civile, come è dimostrato dallo status ricoperto dai diversi giudici delle controversie tra privati e Amministrazione: è forse questo il trait d'union tra le più risalenti esperienze e l'attualità.