Questo saggio compie un'ambiziosa ricognizione storica, di respiro vastissimo, su uno dei pilastri della cultura occidentale, la coesistenza tra diverse "giustizie", ossia la separazione fra norme giuridiche e norme morali, fra reato e peccato, che ha reso possibile quella giustizia delle libertà e delle garanzie tipica della nostra civiltà. Ma il libro guarda anche all'oggi, e anzi è motivato dalla crisi in cui questo equilibrio millenario pare irrimediabilmente entrato, con l'assalto degli integralismi da un lato, e dall'altro la sacralizzazione della norma positiva che tende a sostituire l'etica nella regolamentazione della vita dell'individuo.