Nel volume si riconsidera la funzione del cosiddetto vadimonium giudiziale, l'accordo tra le parti processuali a ritrovarsi in tribunale certo die per riprendere il dibattimento sospeso e ancora in corso. Si sostiene, in particolar modo, che la portata e la funzione dell'istituto muta con il passaggio dal sistema processuale arcaico a quello formulare. In quest'ultimo, il Vertagungsvadimonium assume una natura consona alla libertà di forme e alla variabilità dei tempi di durata del contraddittorio, che tra le parti si svolgeva in iure. Nel processo "per formulas" l'accordo giudiziale a riassumere la fase in iure in un giorno futuro e certo si riconnette con l'esigenza di garantire al convenuto la possibilità di replicare congruamente all'avversario opponendo una valida difesa e, in ultima analisi, con l'opportunità di assicurare un "giusto contraddittorio" tra le parti in lite.