La transizione contemporanea ridefinisce costantemente l'ordine politico disegnato dalla stagione moderna, senza tuttavia interrompere nettamente il legame con le sue categorie. Sovranità e governance neoliberale si tengono, in un regime di compatibilità che traccia uno scenario composito, abitato da una pluralità di soggetti, spazi e poteri. Questo processo ambivalente porta con sé pericoli concreti, e in larga parte già attualizzati, di sfruttamento, alienazione e assoggettamento, ma anche, per contrasto, tentativi di risoggettivazione, esperienze di organizzazione dal basso e pratiche di contropotere. Più che descrivere compiutamente la differenza fra il paradigma moderno e l'assetto contemporaneo, questo libro tenta di tracciare una panoramica fra le discontinuità e le persistenze che caratterizzano il periodo di transizione che stiamo attraversando, per coglierne, assieme alle opacità.