Il fenomeno della corruzione ha conosciuto, negli ultimi decenni, una forte trasformazione. Da fatto individuale, centrato sullo scambio tra denaro ed atto pubblico, ha assunto una dimensione sistemica alla quale si sono aggiunte la demonetizzazione dello scambio, la smaterializzazione dell'atto e l'ingresso di nuovi attori nelle dinamiche corruttive. Tutto ciò, insieme alla percezione sociale della gravità del fenomeno, ha portato il legislatore italiano, sul piano politico criminale, ad assumere una postura marcatamente repressiva che si è tradotta tanto nella creazione di fattispecie penali in tensione con i principi del diritto penale moderno quanto nella costruzione di un apparato di norme anticorruzione che ha preso in prestito istituti tipici della legislazione speciale antimafia. La ricerca, attraverso una ricognizione della normativa italiana, anche in chiave comparatistica con gli Stati Uniti d'America, si propone di fornire de jure condendo una nuova sistematizzazione dei reati di corruzione maggiormente in linea con le garanzie del diritto penale.