La crisi del pacifismo giuridico non nasce né si esaurisce con la guerra in Ucraina né, da ultimo, con l'immane crudeltà dell'ennesima fase del conflitto israelo-palestinese. Al contrario, criticità e fallimenti si manifestano già all'indomani della sua prima istituzionalizzazione con la Carta dell'Onu nel 1945. Dalla ricognizione dei principali momenti, prima, della progressiva rilegittimazione e, poi, dell'apparente normalizzazione della guerra non deriva, però, necessariamente la rassegnazione alla pretesa che la guerra sia una dimensione inevitabile e ineludibile della storia dell'umanità quanto piuttosto la necessità e l'urgenza di riaffermare i principi ultimi del pacifismo giuridico, e, soprattutto, di ripensare e progettare un apparato istituzionale radicalmente nuovo che ne consenta un'effettiva attuazione e tutela.