Campo d'indagine del presente volume è l'attività svolta nel "laboratorio della scienza giuridica civilistica medievale". L'opera intende, perciò, interrogare i testi civilisti medievali sulla complessa questione della responsabilità e della consapevolezza che l'azione penale mira ad individuare ed a colpire. Il dibattito è trattato in un dialogo serrato con i lavori di M. Sbriccoli e con i risultati e le ricerche storiografiche. L'ampia strumentazione ha permesso, così, di affrontare l'intricata rete di rapporti tra definizioni della consapevolezza in riferimento all'intenzione ed emersione del "soggetto pubblico" nei processi di repressione della devianza.