Questo libro cerca di superare la tradizionale rappresentazione del diritto romano come un sistema coerente, insistendo piuttosto sulla lunga e non facile opera dei magistrati e dei giuristi volta a dare risposte a una domanda sociale nuova, che modificò le strutture portanti della società romana: dalla famiglia all'autonomia delle persone. In esso si seguirà la costruzione del sistema giuridico, con la progressiva dissoluzione del potere del pater familias, la moltiplicazione delle forme giuridiche volte a garantire l'autonomia economica dei cittadini, sino al completamento del sistema dei diritti privati, con la "scoperta" dell'autonoma figura del possesso, la creazione di diritti distinti sulle cose, dall'usufrutto alle servitù e, infine, con gli sviluppi contrattuali e la moltiplicazione dei rapporti obbligatori legati alla sfera della circolazione e dello scambio. Queste strutture portanti del sistema giuridico romano, già pienamente definite alla fine della repubblica, costituiscono la grande eredità su cui si sono impiantati i moderni sistemi continentali.