Nell'arco degli ultimi sessant'anni il diritto ha attraversato una rivoluzione epocale, trasformandosi da scienza teoretica in scienza pratica. Ripercorrere questa vicenda, nelle articolazioni di una vita che ha messo insieme riflessione scientifica, esperienza professionale, attività politica e impegno didattico, può aiutare a cogliere il significato autentico di tale evoluzione, concorrendo a vincere le sedimentazioni di una diffusa cultura ancora legata a vecchi paradigmi. Siamo passati da una stagione in cui il perseguimento di un risultato di giustizia era vissuto come una nobile aspirazione, peraltro del tutto estranea all'attività propria del giurista, esclusivamente soggetto alla volontà di chi aveva dettato la norma, ad una in cui il raccordo necessario del processo applicativo del diritto con un principio di ragione accettato e condiviso instaura un rapporto nuovo con la giustizia, facendola diventare elemento costitutivo dello stesso concetto di legalità. Da qui un significativo viatico per le nuove generazioni, quale che sia il ruolo che ciascuno intenda assumere all'interno dell'esperienza giuridica e da qui anche un suggerimento per il rinnovamento della didattica del diritto privato.